Cosa è questo blog?
Nanofono è la finestra sul web di Giorgio Bardizza e Luca Bettini, due ricercatori del CIMaINa - Università degli Studi di Milano, che nel loro laboratorio allestito presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano si occupano di nanotecnologie. Questo spazio ospita aggiornamenti e pensieri dal loro piccolo-grande mondo: la ricerca sui materiali nanostrutturati con applicazioni in campo energetico.
Non dimenticate che potete anche venire al Museo, nell'Area Nanotecnologie, a vederli in carne, ossa e nanostrutture!

martedì 27 settembre 2011

Grande entusiasmo per le nanotecnologie (e per i neutrini)



Cari amici,
un grosso grazie innanzitutto a tutti i numerosissimi visitatori che sabato scorso si sono soffermati presso il nostro laboratorio nanotecnologico durante la serata a porte aperte del museo della scienza. Il loro entusiasmo e la loro vivace curosità ci stimolano a proseguire col massimo impegno (almeno fin tanto che ci sarà concesso...) la nostra opera non solo di ricercatori, ma anche di comunicatori scientifici, che stiamo svolgendo presso il museo.

Per restare in tema di comunicazione scientifica, la scorsa settimana tutti i mezzi d'informazione di massa hanno giustamente dato risalto alla sorprendente notizia di un superamento della velocità della luce, che sarebbe stato rilevato da un esperimento sui neutrini in corso tra il CERN di Ginevra e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Naturalmente, prima di trarre delle conclusioni, e magari di rimettere in discussione la teoria della relatività ristretta di Einstein e Poincaré (la cui importanza per la nostra comprensione del mondo fisico non ne risulterà in ogni caso minimamete scalfita, quand'anche dovesse risultare necessario apportarvi delle correzioni) occorrerà verificare la correttezza di questo risultato sperimentale, che è basato su misure estremamente sofisticate, e che ha rilevato una velocità apparentemente superiore a quella della luce di solo 20 parti su un milione.

Sul piano della divulgazione mediatica dell'evento, noi vorremmo però sottolineare il notevolissimo contributo che è stato fornito dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del nostro governo. Con un comunicato divenuto ormai celebre, e che sicuramente è stato appositamente formulato ad arte, il Ministro ha infatti attirato l'attenzione su una delle proprietà più strabilianti dei neutrini, che sicuramente era sfuggita a una larghissima frazione del pubblico delle televisioni, dei giornali e di internet. Senza bisogno di alcun tunnel, queste particelle sono infatti capaci di transitare in meno di tre millesimi di secondo dal CERN al Gran Sasso muovendosi perfettamente in linea retta per circa 730 km. Tenendo conto della rotondità della Terra, ciò significa che essi attraversano imperturbati un pezzo di crosta terrestre, raggiungendo profondità in certi punti superiori a 11 km rispetto alla superficie terrestre. Ciò è dovuto al fatto che queste particelle interagiscono in modo estremamente debole con la materia. Pensate che la stragrande maggioranza dei neutrini provenienti dal Sole attraversano la Terra da parte a parte come se niente fosse! Potete quindi immaginare come deve essere difficile realizzare dei rivelatori che siano in grado di registrare l'arrivo di queste sfuggenti particelle. Eppure i fisici, come ad esempio quelli dei laboratori del Gran Sasso, ma anche parecchi altri prima di loro, ci sono riusciti.

Se poi, alle fantomatiche proprietà di queste particelle, bisognerà aggiungere anche quella di viaggiare più velocemente della luce, saranno i risultati degli esperimenti dei prossimi anni a confermarlo oppure a smentirlo. Il metodo scientifico richiede infatti che nessuna teoria debba essere considerata intoccabile, ma anche che qualunque nuovo risultato debba essere sottoposto a una severissima verifica prima di essere riconosciuto come vero.

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