Cosa è questo blog?
Nanofono è la finestra sul web di Giorgio Bardizza e Luca Bettini, due ricercatori del CIMaINa - Università degli Studi di Milano, che nel loro laboratorio allestito presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano si occupano di nanotecnologie. Questo spazio ospita aggiornamenti e pensieri dal loro piccolo-grande mondo: la ricerca sui materiali nanostrutturati con applicazioni in campo energetico.
Non dimenticate che potete anche venire al Museo, nell'Area Nanotecnologie, a vederli in carne, ossa e nanostrutture!

mercoledì 8 giugno 2011

Movimento di cariche e di ricercatori

Misure di spettroscopia di impedenza di un elettrodo nanoporoso di biossido di titanio coinvolto in un prototipo di cella foto-elletrochimica. I cerchi blu sono i punti sperimentali e la linea rossa è la risposta del circuito che abbiamo utilizzato per simulare i dati e ricavare i valori di capacità e resistenza dei singoli componenti. Il modello utilizzato è riportato in figura.

Scusateci il silenzio ma siamo stati impegnati con alcune misure e con la preparazione di materiale per due conferenze. Al momento infatti il laboratorio è utilizzato soltanto da me perchè Luca e Massimo sono impegnati in due conferenze riguardanti Nanostructured Hybrid Materials for Energy Conversion and Storage e Symmetry and Perturbation Theory 2011 entrambe organizzate in Puglia.
Le misure che ci stanno occupando queste settimane riguardano l'analisi dell'impedenza complessa di un elettrodo nanoporoso di biossido di titanio coinvolto in un prototipo di cella foto-elettrochimica. Vogliamo cioè misurare la resistenza complessa che le cariche risentono nel muoversi attraverso la spugna nanometrica di semiconduttore (biossido di titanio) per raggiungere l'elettrodo esterno. Una volta eseguita la misura il "gioco" sta nel trovare il modello circuitale opportuno che simula al meglio i dati sperimentali e descrive i fenomeni chimico-fisici coinvolti nel processo. Buon divertimento!
 

3 commenti:

  1. lo ammetto vi ho seguito fino alla deposizione del carbonio, mi piacevano i due campioni, sono stata contenta dell'arrivo di massimo e mi ha affascinato il vostro periodo al buio a fare misure, ma l'impedenza è davvero troppo complessa per me. poi, domanda ingenua, voi osservate-misurate qualcosa e poi dovete cercare un modello che lo descriva-simuli?

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  2. Provo a essere un po' piu' semplice, ma non nascondo che ci piace stimolare la curiosita' dei nostri lettori! L'impedenza di un circuito elettrico e' l'equivalente di una resistenza elettrica se consideriamo solo corrente continua. La resistenza elettrica e' la tendenza di un conduttore ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica quando è sottoposto ad una tensione. Se applichiamo una tensione alternata invece che continua le cose si complicano un po' e un circuito elettrico opporra' al passaggio di corrente una certa impedenza, che puo' per esempio variare con la frequenza della tensione applicata. Elettrodi non banali come quelli studiati da noi hanno una loro impedenza caratteristica. Noi ci occupiamo di misurare proprio questa impedenza. Una volta misurata cerchiamo un modello che la descriva. L'obbiettivo finale e piu' complicato e' quello di interpretare il modello e capirne il significato fisico, nota (talvolta) la fisica del nostro sistema (cella foto-elettrochimica). Un po' meglio?

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  3. meglio!!
    l'impedenza più o meno complessa spero di aver intuito cos'è, ma il passaggio al modello e alla sua interpretazione devo dire per me è sempre complessa. grazie comunque per lo sforzo di parlare con chi, come me, non ha nemmeno le basi per capire quello che fate!!

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